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Chiesa di Santa Maria ai Monti, ultimato il restauro della cupola


Il restauro della cupola della Chiesa di Santa Maria ai Monti è stato di recente concluso.
L’intervento, curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, è stato seguito da Alessandra Centroni, Ilaria Sgarbozza e Maria Milazzi e ha riconsegnato a fedeli, cittadini e turisti un esempio mirabile dell’arte religiosa a Roma tra Rinascimento e Barocco.
La decorazione, pittorica e plastica, si presenta come un’opera collettiva, un fitto dialogo tra scultura, pittura, architettura. I colori, le forme, le volumetrie sono tornati finalmente leggibili, liberati dai depositi grassi di nero fumo, valorizzati da una nuova illuminazione. Il restauro ha riguardato l’interezza della superficie (lanternino, calotta, tamburo, pennacchi), raggiungendo l’altezza di 37 metri, ed è durato circa un anno. L'esecuzione è stata affidata alla Cristina Vazio Sas.

Il restauro è stato narrato attraverso una rubrica dal titolo #leparolediunrestauro, diffusa sui canali social della Soprintendenza Speciale, focalizzando l’attenzione sulla presentazione del contesto architettonico e artistico e sulle diverse fasi dei lavori.

La cupola, progettata brillantemente da Giacomo della Porta e decorata da una equipe di pittori e decoratori tra il 1599 e il 1600, fu realizzata in tempi molto brevi in previsione dell’anno giubilare, secondo un preciso programma iconografico, che comincia dal lanternino raffigurante l’Eterno Benedicente, opera di Paolo Guidotti, e prosegue con la sequenza di otto angeli musicanti, riferita a Orazio Gentileschi e Cesare Nebbia, la quale accompagna la ripartizione spaziale della calotta. Al di sotto sono ospitate le Storie della Vergine sormontate da timpani spezzati, con angeli in stucco ai lati, e medaglioni con simboli mariani. La cupola poggia su un alto tamburo scandito da quattro finestre alternate a nicchie che accolgono monumentali statue lignee di profeti. Un tripudio di decorazioni diverse per temi e materiali, capaci di creare immagini suggestive, sulle quali il team di restauratori ha lavorato per ritrovare colori, forme, dorature.
Nel video, realizzato da Lorenzo Nardelli, si susseguono le interviste al Soprintendente Speciale Daniela Porro, ad Alessandra Centroni, direttore dei lavori, a Ilaria Sgarbozza e Maria Milazzi che l'hanno coadiuvata, alla restauratrice Cristina Vazio.
 
 
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