La
Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, promuove nell’ambito della
Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum una riflessione sulle potenzialità dei monumenti e delle aree archeologiche disseminate oltre gli itinerari dei flussi turistici convenzionali. In una città come Roma, unica e complessa, è sempre più necessaria una progettualità di ampio respiro che sia in grado di coinvolgere le reti delle realtà territoriali ponendo al centro, come fulcro di uno sviluppo innovativo, il patrimonio culturale. L’archeologia gioca un ruolo fondamentale e diventa la chiave di volta per una concreta sperimentazione della rigenerazione delle periferie, intese come macrosistemi integrati. Sono questi i temi che verranno affrontati nella Sala Mic presso l’ex Tabacchificio Cafasso di Paestum giovedì 27 ottobre dalle ore 15.40 con il convegno
Il patrimonio archeologico e la rigenerazione delle periferie: Riflessione su Roma all’avvio dei progetti del PNRR.
Un dibattito a più voci che vedrà i saluti istituzionali del Soprintendente Speciale Daniela Porro e verrà introdotto dall’architetto Alessandra Fassio. Parteciperanno alla discussione l’archeologo Alessio De Cristofaro che presenterà la nascita di un museo di prossimità e le interconnesioni attivate in una periferia storica come il quartiere Portuense. Seguirà l’intervento dell’architetto Chiara Andreotti e dell’archeologo Rocco Bochicchio sulle potenzialità dell’area archeologica di Gabii che, anno dopo anno, raccoglie sempre maggiori riscontri nelle comunità località e un interesse sempre più ampio per la sua valorizzazione. L’archeologo Renato Sebastiani focalizzerà l’attenzione sulle trasformazioni determinate dai processi culturali nei tessuti sociali. L’architetto Alessandra Fassio proporrà, invece, un’analisi sull’area dei Casali di San Sisto costruendo un dialogo con enti e istituzioni. Un elemento caratterizzante del processo è dato dall’esperienza del Parco Archeologico dell’Appia Antica e dei tanti punti di collaborazione e sinergia con la Soprintendenza Speciale nella zona sud della città e interverranno il direttore Simone Quilici e l’architetto Luigi Oliva.
Il convegno
Il patrimonio archeologico e la rigenerazione delle periferie rappresenta una continuità con il progetto presentato nella stessa sede lo scorso anno dal titolo
Roma museo del mondo e vuole essere uno sguardo più ampio verso una città che è composta da “policentri” sociali e culturali. Le periferie diventano proposte per un turismo di prossimità, consapevole e attivo, che recepisce in tutto la Convenzione di Faro “
L’eredità culturale è un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione. Essa comprende tutti gli aspetti dell’ambiente che sono il risultato dell'interazione nel corso del tempo fra le popolazioni e i luoghi. […] Una comunità di eredità è costituita da un insieme di persone che attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale, e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future”.
La Soprintendenza Speciale di Roma sarà presente presso l’area Mic dal 27 al 30 ottobre per tutta la durata della BMTA di Paestum.