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07/07/2023
Ricordo di Anna Maria Bietti Sestieri
Pochi giorni fa è venuta a mancare Anna Maria Bietti Sestieri, studiosa di calibro internazionale e che per oltre venti anni (1974-1995) ha lavorato presso la Soprintendenza Archeologica di Roma.
Successivamente, dal 1995 al 2003, e? stata Soprintendente archeologo dell’Abruzzo e dal 2004 al 2005 Dirigente per il settore Musei e Parchi Archeologici presso la Direzione Generale per i Beni Archeologici del Ministero per i Beni Culturali. La sua carriera si e? conclusa come titolare della Cattedra di Protostoria Europea presso l’Universita? del Salento (Lecce), ruolo ricoperto dal 2006 al 2013.  
Anna Maria Bietti Sestieri ha diretto scavi importanti come quello della necropoli protostorica di Osteria dell’Osa per la cui pubblicazione la Prehistoric Society nel 1996 le ha conferito? l’Europa Prize, uno dei piu? prestigiosi riconoscimenti in campo archeologico. Il suo nome è legato anche allo scavo dell’abitato dell’età del Bronzo di Frattesina, pubblicato recentemente dall’Accademia del Lincei. 
E’ stata presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria dal 2003 al 2009. 
La sua importante attività e il suo grande spessore in campo scientifico e professionale, prima presso quello che oggi è il Ministero della Cultura e poi in campo accademico, le hanno valso numerosissimi riconoscimenti sia in Italia che all’estero. Era membro onorario a vita della British School at Rome e dell'Institute for American Archaeology, membro corrispondente dell’Istituto Archeologico Germanico ed infine socia dell’Accademia Nazionale del Lincei.  
Un altro aspetto che ha contraddistinto tutta la sua attività lavorativa è quello di essere stata sempre un passo avanti e aver avuto una prospettiva e una visione della disciplina archeologica e delle sue applicazioni completamente innovative. Negli anni ’80, in cui ha prestato la sua attività presso la Soprintendenza Archeologica di Roma, si deve al lei la costituzione di una sezione dedicata alla preistoria e alla protostoria composta da professionisti di diversa formazione. Questo per la convinzione che solo un approccio multidisciplinare potesse dare i risultati più completi allo studio e alla ricostruzione delle società antiche.
A lei si deve, sempre in quegli anni, l’avvio del progetto di ricognizione sistematica delle presenze preistoriche e protostoriche del territorio di Roma. Un progetto mai realizzato prima e completamente innovativo per quel periodo e che ancora oggi costituisce uno strumento insostituibile per la conoscenza e la tutela di queste fasi cronologiche e soprattutto un documento delle trasformazioni subite dall’area di Roma dagli anni ’80 in poi. Anche la realizzazione della Sezione “Protostoria dei Popoli Latini” del Museo Nazionale Romano alle terme di Diocleziano è stata voluta fortemente da Anna Maria Bietti Sestieri. La sezione dal punto di vista della concezione museale e dei criteri espositivi costituisce una novità quasi assoluta nel panorama dei musei archeologici romani. Non sono esposti infatti materiali provenienti da collezioni storiche ma esclusivamente contesti esplorati e scavati sistematicamente. Nell’esposizione, l’archeologia viene utilizzata come strumento diretto di ricostruzione etnografica e storica con un approccio antropologico ai materiali e ai contesti. Si tratta di progetti che per quegli anni rappresentavano una novità assoluta e che hanno fatto della Soprintendenza Archeologica di Roma un Istituto all’avanguardia nella ricerca e nello studio dei periodi preistorico e protostorico.
Nell’ambiente scientifico e professionale dell’archeologia protostorica Anna Maria Bietti Sestieri ha sicuramente rappresentato un punto di riferimento che non sarà facile sostituire e la Soprintendenza di Roma la ricorda oggi con grande affetto e riconoscenza.
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