Restauri, progetti condivisi, strumenti di fruizione, inclusione e comunità di eredità: l'eterogeneità delle attività della
Soprintendenza Speciale di Roma è stata rappresentata al
Salone internazionale del Restauro di Ferrara con l'incontro dal titolo
"R di Restauro R di Racconto". Un doppio approfondimento che ha inaugurato la rassegna di convegni dell'area del
Ministero della Cultura.
"In occasione, del Salone Internazionale del Restauro di Ferrara, - ha esordito il Soprintendente Speciale Daniela Porro -
al quale il nostro Istituto partecipa nell’area del Ministero così preziosamente organizzata dal servizio VI del Segretariato Generale che ringrazio, presentiamo soltanto alcuni degli interventi di restauro più recenti.
Il restauro della cupola della Chiesa di Santa Maria ai Monti, curato da Alessandra Centroni, Ilaria Sgarbozza e Maria Milazzi, è stato importante anche perché ha permesso di rendere giustizia a un esempio mirabile dell’arte a Roma tra Rinascimento e Barocco. La decorazione della cupola di Santa Maria ai Monti si presenta come un’opera collettiva, un fitto dialogo tra le arti, scultura, pittura, architettura, cui hanno partecipato numerosi artisti tra cui Orazio Gentileschi e Cesare Nebbia. I colori, le forme, le volumetrie tornano finalmente leggibili ai fedeli e ai visitatori, arricchite da una nuova illuminazione.
Il restauro della Chiesa di Santa Maria in Vallicella, curato da Alessandra Fassio, rappresenta un progetto impegnativo articolato in più fasi, significativo non solo per le opere di Pietro da Cortona Borromini Rubens ed altri grandi artisti oggetto degli interventi, ma anche per la tipologia di tecniche adottate in quanto mira a promuovere un nuovo concetto di sostenibilità in ambito artistico, attraverso la corretta individuazione delle problematiche che rendono necessari i restauri ed il riconoscimento della priorità con gli interventi di prevenzione. Il risultato atteso è la drastica riduzione del degrado irreversibile del patrimonio culturale e il conseguente risparmio economico con meno necessità di accedere a fondi pubblici per interventi emergenziali.
Infine, in questa prima sessione del convegno, Roberta Porfiri ci condurrà alla scoperta del genio e della creatività di Giacomo Balla. Maestro indiscusso del Futurismo che ha fatto della sua casa in via Oslavia a Roma una straordinaria testimonianza della sua arte è ancora capace di ispirare e di dialogare con la sensibilità contemporanea. Grazie alla sinergia con il museo Maxxi, Casa Balla, di recente visitata dal Ministro Sangiuliano, è oggi aperta al pubblico.
Il patrimonio culturale che ci viene affidato è di tutti e per tutti e sempre di più ci impegniamo come istituzione a renderlo condiviso e fruibile".
Nella seconda sessione del convegno, il Soprintendente Speciale Daniela Porro ha dichiarato:
"I luoghi della cultura, gli spazi museali, i monumenti antichi non sono contenitori muti, ma fonte inesauribile di dialogo tra l’antico e il contemporaneo, tra il passato e il futuro, ma soprattutto tra realtà territoriali che si rigenerano come comunità di eredità. La recente Convenzione di Faro ha dato maggiore impulso a un processo di condivisione che la Soprintendenza Speciale di Roma aveva avviato. Sono nati tanti progetti che puntano all’inclusione e all’accessibilità, come il percorso visivo-tattile della Basilica di San Pietro in Vincoli, i pannelli tattili delle Terme di Caracalla, una convenzione con la Lega del Filo d’Oro.
Processi inclusivi che partono dal necessario intervento conservativo dei monumenti per arrivare a una fruizione più estesa e più inclusiva".
Sulla scia delle parole del Soprintendente si sono succeduti gli interventi di Simona Morretta, Anna De Santis e Chiara Scioscia Santoro, in videocollegamento, sul restauro e sul progetto di accessibilità della Basilica sotterranea di Porta Maggiore, di Alessio De Cristofaro sulle attività del Circuito Necropoli Portuense - Drugstore Museum, di Alessandra Fassio che ha presentato Teverever e, a chiusura, di Angelina De Laurenzi e di Alessio De Cristofaro sui processi integrati e innovativi per incentivare la fruizione di luoghi della cultura particolari e poco conosciuti.
Infine, il Soprintendente Speciale Daniela Porro ha voluto ricordare la figura di Fabio Carapezza Guttuso venuto a mancare pochi mesi fa.
La Soprintendenza Speciale di Roma, ha presentato ai numerosi visitatori delle tre giornate dell'evento fieristico il progetto "R di Restauro, R di Racconto, R di Restaura Tu" ideato e realizzato dall'Ufficio di Promozione Culturale, affidato ad Alessandra Fassio.
I progetti di restauro presentati nell'ambito del convegno sono stati trasformati in puzzle. Il gadget insieme ai segnalibro ha riscosso un grande successo. Nello specifico per ogni intervento è stato evidenziato un dettaglio e trasformato in puzzle, le tessere compongono il post restauro restituendo la piena leggibilità al dettaglio dell'affresco della Basilica sotterranea di Porta Maggiore, alla cupola della Chiesa di Santa Maria ai Monti, realizzata sul finire del Cinquecento, al dettaglio pittorico della Chiesa di Santa Maria in Vallicella del XVI secolo e a un frammento delle opere su carta di Giacomo Balla, maestro del Futurismo. Quattro forme d'arte differenti, di epoche e stili diversi, per quattro racconti di altrettanti cantieri di restauro curati dalla Soprintendenza Speciale di Roma diretta da Daniela Porro. Un lavoro multidisciplinare, complesso e attento che rappresenta le tante professionalità che operano per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale di una città unica come Roma. In occasione del Salone internazionale del Restauro di Ferrara che si è appena concluso quattro dei progetti presentati nel convegno realizzato nell'area Mic sono stati raccontati ai visitatori dell'esposizione in maniera particolare: le immagini più rappresentative sono state scomposte in tasselli di puzzle. Un gioco, ma soprattutto un simbolico invito a sentirsi tutti partecipi del processo di salvaguardia del patrimonio culturale che è di tutti e di ciascuno.
Non sono mancati i momenti di interazione con le nuove generazioni compreso un laboratorio didattico a tema con gli studenti del Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara