La voce di
Abel Ferrara, i versi di
Gabriele Tinti e lo straordinario fascino delle architetture delle
Terme di Caracalla sono gli elementi di una suggestiva performance che si è tenuta nel complesso archeologico. L’iniziativa è stata accolta dal soprintendente speciale
Daniela Porro e dal direttore del monumento
Mirella Serlorenzi. Un incontro magico di interpretazioni tra antico e contemporaneo.
L’opera affidata alla voce e al carisma di Abel Ferrara è stata tratta dal volume Rovine (Milano e Londra 2021), una raccolta di poesie che Gabriele Tinti ha destinato alla «scultura vivente dell’attore». Il libro, infatti, ha dato origine a numerose letture dal vivo di alcuni grandi protagonisti del palcoscenico e dello schermo come Kevin Spacey, Malcolm McDowell, Abel Ferrara, Stephen Fry, James Cosmo, Joe Mantegna, Robert Davi, Burt Young, Franco Nero, Alessandro Haber, Michele Placido, Marton Csokas, Jamie McShane e Vincent Piazza.
Tutte le performance si sono tenute di fronte alle opere d’arte antica che hanno ispirato Tinti e con Abel Ferrara Rovine è arrivata nello spettacolare scenario delle Terme di Caracalla, il luogo dove vennero trovate numerose sculture, tra cui la grande statua di Ercole, successivamente portate dai Farnese prima a Parma e infine a Napoli dove oggi si possono ammirare presso il Museo Archeologico Nazionale.
Scolpita da Glicone d’Atene tra il II e il III secolo dopo Cristo, la statua di Ercole Farnese è considerata uno dei capolavori dell’arte ellenistica e risulta essere una copia dell’originale in bronzo realizzato nel IV secolo avanti Cristo da Lisippo.