Prendete posto... per la rubrica I mercoledì al cinema il Servizio Educativo della Soprintendenza Speciale di Roma ci svelerà ambientazioni e riferimenti storici di uno dei colossal per eccellenza: Ben Hur.
Quasi impossibile non ricordare la gara nell’arena, ricca di colpi di scena, ingaggiata da Ben Hur e dal suo antagonista Messala.
Tratto da un romanzo ottocentesco, scritto da Lew Wallace, eroe della guerra di secessione, Ben Hur ebbe più versioni cinematografiche, ma quella del 1959, diretta da William Wyler con Charlton Heston come protagonista, è decisamente la più celebre.
La storia narra di un ricco principe poi caduto in disgrazia, Giuda Ben Hur, e delle alterne vicende che lo legano a Messala, prima suo amico, divenuto suo acerrimo rivale. Il sottotitolo del film è “Un racconto del Cristo”: la storia, inventata, si colloca all’epoca dell’Imperatore Tiberio, tra Gerusalemme e Roma.
Il film venne quasi interamente girato agli Studios di Cinecittà: campeggiano ancora nei giardini le statue realizzate per la colossale produzione cinematografica.
La scena del circo, divenuta famosa come la “Corsa delle bighe”, è in realtà una corsa di quadrighe e, anche se è ambientata ad Antiochia, evoca il Circo Massimo. Dal punto di vista architettonico il Circo è stato ricostruito con accuratezza: il terrapieno al centro (spina) era decorato da statue, obelischi e fontane e alle due estremità erano le metae, basi semicircolari attorno alle quali dovevano girare i carri in corsa.
I carri utilizzati durante le corse, tuttavia, erano molto leggeri, mentre quelli del film pesavano oltre duecento chili. La competizione è di tipo greco, cioè individuale: mancano infatti le tradizionali quattro squadre (factiones) che si sfidavano a Roma. I trucchi a cui ricorre Messala non sarebbero stati mai ammessi in un ippodromo: sarebbe stato immediatamente squalificato!
Anche Sergio Leone prese parte alle riprese di Ben Hur, come assistente alla regia, e lavorò proprio alla celebre scena della corsa.
Le scene della Valle dei Lebbrosi, in cui Ben Hur ritrova madre e sorella di cui aveva perduto le tracce, ormai ammalate, vennero girate nelle scenografiche Cave di Salone, di competenza della Soprintendenza Speciale di Roma. Immerse nel verde percorso dell’Aniene, queste Latomie di tufo rosso (Lapis Pallens) sfruttate nell’antichità per costruire numerosi edifici, sono ancora visibili a fianco dell’Autostrada A24 Roma-L’Aquila.
Dietro le quinte: Ben Hur (foto di John Bryson)
Silvano “Nano” Campeggi, Bozzetto per il manifesto di Ben Hur
Charlton Heston e Stephen Boyd a Roma
Le cave di Salone