Innovare per andare incontro ai cittadini, per far crescere socialmente e culturalmente i territori e per valorizzare la storia dei luoghi. La Soprintendenza Speciale di Roma diretta da Daniela Porro partecipa per il secondo anno consecutivo alla rassegna LUBEC, giunta alla sua XIX edizione. L'evento rappresenta un’occasione importante per affrontare i temi legati all’innovazione e alla sostenibilità e per confrontarsi sulle sfaccettature offerte dalla tecnologia al servizio del patrimonio culturale.
Il tema di quest’anno Effetto Cultura propone un dialogo sulle ricadute che la cultura può avere in sfere più ampie della società e interagire con le istanze che arrivano dal basso.
La Soprintendenza Speciale di Roma è presente nell’ambito dell’area allestita con grande impegno organizzativo dal Servizio VI del Segretariato Generale, per presentare due casi studio che testimoniano la realtà composita e complessa della Soprintendenza Speciale di Roma dove l’innovazione costituisce l’elemento di svolta nei processi di interazione tra l’Istituzione e i cittadini e tra la conservazione del patrimonio e le comunità locali.
L’utilizzo delle nuove tecnologie ha consentito di costruire un progetto integrato per l’integrale informatizzazione delle attività dell’Ufficio vincoli. Un impegno significativo che l’architetto Lucia De Vincenti ha coordinato partendo da un rigoroso archivio esclusivamente cartaceo. Per andare incontro alle istanze dei cittadini ha preso forma lo sviluppo dell’informatizzazione per rendere efficiente e sicura l’attività amministrativa, sia nei procedimenti interni sia nelle relazioni con il pubblico. Un intervento complesso che in due anni di lavori ha consentito di realizzare un archivio digitale di tutti i provvedimenti di tutela emessi nel territorio di competenza della Soprintendenza Speciale di Roma, di progettare e realizzare il database dei vincoli architettonici, garantendo la sicurezza dei dati; georiferire su cartografia tutti i provvedimenti di tutela dei ventidue rioni del centro storico di Roma e di sei Municipi su quindici.
L’obiettivo sarà raggiungere una consultazione olistica al servizio dei cittadini. Innovazione significa costruire infrastrutture tecnologiche che possano operare una trasformazione verso il raggiungimento della dematerializzazione della pubblica amministrazione e dell’efficienza amministrativa e che contribuiscano a semplificare le relazioni tra istituzioni e cittadini. Un obiettivo che si misura anche attraverso il livello di coinvolgimento delle realtà territoriali con i progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, come rappresentato dal progetto DEPP, di cui è responsabile l’architetto Alessandra Fassio, che consiste nella creazione di un polo culturale “alternativo” ai luoghi tradizionali dell’arte e dell’archeologia di Roma, attraverso un percorso tematico multimediale capace di mettere in rete alcuni tra i più prestigiosi luoghi della cultura di Roma e dintorni vincitore di un bando specifico di Lazio Innova e inserito nel Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai beni ed alle attività Culturali . Utilizzando le più recenti tecnologie multimediali consentirà di far vivere ai cittadini un’esperienza di visita ma soprattutto di riappropriazione della propria storia in un percorso che si sviluppa attraverso l’area archeologica delle Terme di Caracalla, il Rione Testaccio, il percorso fluviale Ponte Marconi-Fiumicino (Borgo Valadier). Un grande museo a cielo aperto, interattivo, coinvolgente e inclusivo.
Gli incontri si terranno nell’area MiC giovedì 28 settembre presso la Sala D alle 18.10 con un focus sul progetto DEPP con l’intervento dell’architetto Alessandra Fassio e venerdì 29 settembre alle ore 15,40 con la presentazione del progetto per l’informatizzazione dell’Ufficio vincoli architettonici. Interverranno l’architetto Lucia De Vincenti, Chiara Frigieri, Ramona Minnucci e Jacopo Russo.