Due immagini in bianco e nero, scattate in due momenti diversi, rappresentano l’inizio di un viaggio indietro nel tempo. Una fotografia mostra la facciata di una chiesa affiancata da negozi con le caratteristiche insegne, l’altra invece, ci svela l’interno, la navata centrale e l’altare maggiore. La chiesa è quella, poco nota, di San Lorenzo in Piscibus e si trova nel rione Borgo. Come spiega la responsabile dell’Archivio Fotografico della Soprintendenza Mariella Nuzzo, è stata oggetto di rilevanti trasformazioni alla metà del Novecento. A quell’epoca risalgono, infatti, i lavori per l’apertura di via della Conciliazione che hanno coinvolto oltre all’edificio di culto, l’intero isolato all’interno del quale era inglobato.
Un’immagine restituisce il vecchio fronte della chiesa che prospettava sulla scomparsa piazza Rusticucci, adiacente al colonnato di San Pietro, dove si notano i i negozi di articoli religiosi, ma anche una birreria, per soddisfare le diverse esigenze dei pellegrini. L’altra immagine, più rara, testimonia la decorazione interna dell’aula prima del restauro del 1949, diretto da Adriano Prandi, che ne ha stravolto l’aspetto nel tentativo di ripristinarne la facies medievale.
La chiesa risale al VI secolo e il suo nome si lega probabilmente alla presenza in loco di un mercato del pesce. Nel XVI secolo la chiesa viene inglobata all’interno del palazzo del cardinale Francesco Armellini. Alla fine del Seicento il complesso è oggetto di lavori diretti dall’architetto Francesco Massari che ne definiscono l’aspetto barocco. Nel 1773 Giovanni Domenico Navone progetta la facciata su piazza Rusticucci e il doppio atrio, ormai scomparsi, che conduceva alla chiesa, posta in posizione arretrata rispetto al filo stradale.
La pala d’altare realizzata da Nicolò Berrettoni intorno al 1675 raffigurante lo Sposalizio di Maria Vergine, è stata trasferita nel 1961 nella chiesa della Madonna delle Scuole Pie a Frascati.