Alle 11.13 del 19 luglio 1943, per la prima volta dall'inizio del conflitto, Roma viene bombardata. I danni sono ingenti e ad essere duramente colpita è la Basilica di San Lorenzo fuori le mura.
Le macerie e la devastazione sono fissate per sempre nelle immagini conservate nell'Archivio fotografico della Soprintendenza Speciale di Roma.
La documentazione dei danni provocati dagli ordigni bellici restituisce la drammaticità di quei giorni, mentre le immagini dei lavori di restauro condotti in tempi rapidissimi dall'architetto Alberto Terenzio, mostrano la tenacia della ricostruzione.
Il restauro, come ha evidenziato la responsabile dell'Archivio fotografico Mariella Nuzzo, ha enfatizzato l’aspetto medievale della Basilica. La decorazione della navata centrale realizzata da Cesare Fracassini, Francesco Grandi, Cesare Mariani e Luigi Coghetti durante il pontificato di Pio IX è andata irrimediabilmente perduta.
Nel progetto di digitalizzazione del grande patrimonio fotografico della Soprintendenza Speciale di Roma non è mancato il coinvolgimento dei più giovani. Infatti, i positivi delle fotografie della basilica di San Lorenzo sono stati scansionati durante il progetto di
alternanza scuola-lavoro, nel corso dell’anno scolastico 2018/2019, dagli studenti della classe II D del liceo
classico Mameli, Tiziana Fabbrini, Beatrice Cantoro, Dario Coppola, Camilla Fascetti, Nicolò Giustini, Ginevra Gragnoli, Loredana Limone, Livia Mazzarella, Valerio Scialpi, Pietro Bondanini e Margherita Di Bartolomeo, coordinati dalla professoressa Cecilia Pisoni.
I negativi su lastra sono stati scansionati dalla ditta Art’è di Tiziana Macaluso.
La storia della Basilica
La Basilica di San Lorenzo fuori le mura è costituita dalla composizione di due diversi edifici chiesastici medievali. A est si trova la basilica eretta durante il pontificato di Pelagio II (579-580), orientata a ovest, alla quale fu annessa sul lato occidentale un’aula con orientamento opposto (detta basilica onoriana o occidentale) la cui costruzione fu avviata poco prima del 1200 e certamente conclusa all’epoca della realizzazione del portico monumentale durante il pontificato di Onorio III (1216-1227). Nel corso dei secolo ha subito diverse trasformazioni, la più significativa delle quali fu compiuta per iniziativa di Pio IX sotto la direzione dell’architetto Virginio Vespignani.