È stata una delle città più fiorenti del
Latium Vetus, la leggenda narra che qui studiarono Romolo e Remo e che solo con l’inganno Tarquinino il Superbo riuscì ad espugnarla. Sono solo alcune delle vicende legate alla città di
Gabii, una straordinaria area archeologica che ancora oggi è al centro di ricerche scientifiche e di scavi che coinvolgono ricercatori internazionali. Domenica 11 settembre, la Soprintendenza Speciale di Roma diretta da Daniela Porro ha promosso l’apertura dell’area archeologica di Gabii.
L’evento è stato curato dai responsabili del sito, l’architetto Chiara Andreotti e l’archeologo Rocco Bochicchio, e prevede visite libere e gratuite dalle 9.30 alle 13.30 con ultimo ingresso alle 12.30.
Inoltre, nel corso della mattinata sarà possibile visitare l’area di Gabii insieme a delle guide speciali, gli studenti del laboratorio Arpae dell’Università di Tor Vergata e con l’associazione Arkekairos alle ore 9.30 e alle ore 11.30.
Non solo, per i più piccoli c’è una sorpresa: sarà possibile seguire il percorso con Romina la Volpina, la mascotte del Servizio Educativo della Soprintendenza Speciale di Roma, attraverso il QRCode all’ingresso.
È consigliata la prenotazione scrivendo a: ss-abap-rm.gabii@cultura.gov.it