La Sala Folchi del Presidio Ospedaliero San Giovanni ha ospitato la giornata di studi incentrata sul progetto di ricerca e rilievo 3D che ha interessato l’area del Laterano Antico, nella porzione compresa entro il complesso ospedaliero. Si tratta di un progetto di studio che vede la partecipazione sinergica della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, dell'Azienda ospedaliera San Giovanni-Addolorata e di ben tre università internazionali: l'Università degli Studi di Firenze, l'Università Seinan Gakuin di Fukuoka e l'Università di Newcastle.
Alla presenza del Soprintendente Francesco Prosperetti e del responsabile dell'Azienda ospedaliera Francesco Pontoriero sono stati illustrati gli studi svolti finora che si avvalgono delle tecnologie più innovative per rendere leggibile e fruibile un ricco patrimonio storico e archeologico. Alla base del progetto di ricerca c'è la Convenzione tra Soprintendenza Speciale, Azienda Ospedaliera e Università che è stata presentata dall'archeologa della Soprintendenza Simona Morretta. La convenzione si pone come uno strumento di ricerca, tutela e valorizzazione che, come ha sottolineato il Soprintendente Prosperetti, rappresenta un importante punto di partenza per realizzare una "dimensione integrata del grande patrimonio del Laterano Antico, nell'ottica della promozione della conoscenza che è compito precipuo della Soprintendenza stessa".
Un progetto di ricerca in fieri che si concentra su un'area molto importante della città di Roma valorizzando l'evidenza monumentale del sito e la sua storia attraverso l'utilizzo del rilievo 3D e di tecnologie sempre più avanzate che consentiranno la lettura, la reinterpretazione e la fruizione del patrimonio archeologico lateranense compreso nel complesso ospedaliero.