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04/10/2018 - 05/10/2018
Condivisioni Immateriali, la Soprintendenza Speciale a LuBeC 2018
La Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma non poteva mancare all'appuntamento di LuBeC 2018. Il tema della XIV Edizione della prestigiosa rassegna che si è tenuta a Lucca presso il Real Collegio dal 4 al 5 ottobre scorso è stato di grande interesse: Patrimonio culturale, risorsa d'Europa.
Il soprintendente Francesco Prosperetti è stato tra i relatori con un intervento dal titolo "Condivisioni Immateriali". Portare l’innovazione tecnologica nella filiera dei beni culturali è uno dei punti fermi della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma attraverso interventi che puntano a rendere fruibile il patrimonio archeologico e storico della città in maniera aperta e accessibile, coniugando il virtuale e il reale, il patrimonio immateriale con i luoghi della cultura.


In particolare, l'intervento del Soprintendente si è concentrato sul progetto "Caracalla IV Dimensione" che ha trasformato le Terme di Caracalla nel primo grande sito archeologico completamente fruibile attraverso i visori tridimensionali. Attraverso la tecnologia dei visori, i visitatori non perdono il contatto con il complesso archeologico, non entrano in una dimensione ludica, ma si immergono nella storia. Il progetto ha avuto un impatto positivo a partire dall’incremento degli ingressi. Nei primi dieci mesi del 2017 sono stati registrati 171.115, nello stesso periodo dell’anno in corso ci sono stati 189.462 visitatori. Il rapporto significativo è quello tra la richiesta di audioguide e del visore 3D. Nel 2017 le audioguide richieste sono state 10.388, nel 2018 sono state 8.709, mentre la richiesta dei visori ha avuto un incremento del 9,12% raggiungendo la cifra di 17.294. I gruppi che hanno utilizzato il visore 3D sono stati 61 nel periodo preso in esame da gennaio a settembre 2018. Da dicembre 2017 ad oggi sono centinaia i commenti e le recensioni e tutti estremamente positivi. Positivi perché cambia l’approccio del visitatore al monumento. La tecnologia utilizzata per i visori non è ‘straniante’ per chi la utilizza, dal momento che non è trasportato in una dimensione altra, ma gli consente di concepire esattamente come l’area termale appariva nel 216 d.C., anno dell’inaugurazione del complesso termale. Il fruitore  resta protagonista della sua esperienza di visita, resta al centro dell’acquisizione di informazioni con una modalità del tutto innovativa che si avvale di un certosino lavoro scientifico che è alla base di un rapporto di fiducia. Il visitatore si lascia trasportare nella IV Dimensione delle Terme di Caracalla perché ne riconosce la totale validità scientifica. Si lascia prendere per mano dalla tecnologia per addentrarsi in una nuova concezione dell’esperienza di visita in un sito archeologico.
Soprintendenza Speciale Archeologia
Belle Arti e Paesaggio di Roma

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